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lunedì 14 aprile 2025

I poffertjes sono un dolce tradizionale olandese, ricetta


 


I poffertjes sono un dolce tradizionale olandese, piccole frittelle soffici e tondeggianti che conquistano per la loro leggerezza e il sapore delicato. Simili a mini-pancake, ma più spugnosi e cotti in una padella speciale con incavi, sono uno street food amatissimo, servito nei mercati, nelle fiere e nei chioschi, soprattutto in autunno e inverno. Spolverati di zucchero a velo e accompagnati da una noce di burro, i poffertjes sono un comfort food che incarna la semplicità golosa della cucina olandese.

Caratteristiche principali

Impasto: a base di farina (spesso un mix di grano e grano saraceno), uova, latte, zucchero e lievito, che conferisce una consistenza ariosa e leggera.


Forma e dimensione: piccoli dischi di circa 4-5 cm di diametro, gonfi e dorati, con un interno morbido e un esterno leggermente croccante.


Condimenti: tradizionalmente serviti con burro fuso e una generosa spolverata di zucchero a velo. Varianti moderne includono sciroppo di fragola, panna montata, Nutella o frutta fresca.


Sapore: dolce ma non stucchevole, con una nota burrosa e un leggero aroma di vaniglia o cannella, a seconda della ricetta.


Storia e curiosità

Origini: i poffertjes risalgono al XVIII secolo, probabilmente introdotti in Olanda dai monaci francesi, che preparavano piccole frittelle per le festività religiose. Il nome deriva da “puffen” (gonfiare), per via della loro capacità di lievitare durante la cottura.


Tradizione: sono un must nelle fiere olandesi, come quelle natalizie o durante il Koningsdag (Giorno del Re). Si trovano nei poffertjeskraam (chioschi dedicati) nei mercati come l’Albert Cuyp di Amsterdam.


Cultura: i poffertjes sono considerati un dolce “di condivisione”, spesso serviti in grandi porzioni da dividere con amici o familiari.


Diffusione: grazie alla diaspora olandese, sono popolari anche in Indonesia (dove si chiamano kue cubit) e in Nord America, con varianti locali.


Preparazione (ricetta base per circa 30-40 poffertjes)

Per fare i poffertjes autentici serve una poffertjespan, una padella di ghisa o antiaderente con incavi semisferici. Senza, si possono cuocere in una padella normale, ma la forma sarà meno uniforme.

Preparare l’impasto:

Sciogliere 7 g di lievito secco (o 15 g di lievito fresco) in 250 ml di latte tiepido con 1 cucchiaio di zucchero. Lasciare riposare 5 minuti.


In una ciotola, mescolare 100 g di farina 00 e 100 g di farina di grano saraceno (o tutta farina 00 per una versione più leggera), un pizzico di sale, 1 cucchiaino di cannella (opzionale) e 1 cucchiaino di estratto di vaniglia.


Aggiungere il latte con il lievito, 1 uovo sbattuto e mescolare fino a ottenere una pastella liscia e densa (simile a quella dei pancake, ma più fluida).


Coprire e lasciare lievitare in un luogo caldo per 45-60 minuti, finché non si formano bollicine in superficie.


Cuocere:

Riscaldare la poffertjespan a fuoco medio e ungere ogni incavo con burro o olio usando un pennello.


Versare l’impasto in ogni incavo con un cucchiaio o una bottiglietta dosatrice, riempiendoli per circa 2/3.


Cuocere per 2-3 minuti finché il fondo è dorato e si formano bolle in superficie, poi girare ogni poffertje con una forchetta o uno spiedino e cuocere l’altro lato per 1-2 minuti.


I poffertjes devono essere gonfi e dorati su entrambi i lati.


Servire:

Disporli su un piatto caldo, spalmare una noce di burro sopra e spolverare abbondantemente con zucchero a velo.


Servire subito per gustarli caldi e soffici.


Varianti

Senza grano saraceno: solo farina 00 per una texture più morbida e neutra.


Gourmet: con topping moderni come sciroppo d’acero, marmellata di mirtilli, panna montata con fragole o cioccolato fuso.


Salate (rare): in versioni sperimentali, con formaggio Gouda fuso o pancetta, servite come antipasto.


Senza glutine: usando farina di riso o miscele apposite, anche se la consistenza cambia leggermente.


Consigli

Padella: se non hai una poffertjespan, usa una padella antiaderente e crea piccoli dischi di impasto (circa 1 cucchiaio per frittella). Una padella per blini o takoyaki può essere un buon sostituto.


Lievitazione: non saltare il riposo dell’impasto; è essenziale per la leggerezza. Se non hai tempo, usa bicarbonato (1/2 cucchiaino) al posto del lievito, ma il sapore sarà meno complesso.


Burro: usa burro di buona qualità per il condimento; esalta il sapore senza coprirlo.


Conservazione: i poffertjes sono migliori freschi. Se avanzano, scaldali in forno a 150°C per 5 minuti (non in microonde, o diventano gommosi).


Dove trovarli: fuori dai Paesi Bassi, cerca chioschi olandesi, festival culturali o negozi nordici. Alcuni caffè servono poffertjes surgelati, ma non sono paragonabili a quelli freschi.


Usi e abbinamenti

Tradizionale: come street food o dessert, con burro, zucchero a velo e una tazza di caffè o cioccolata calda.


Feste: serviti in grandi vassoi durante mercatini natalizi o eventi familiari, spesso con sidro di mele caldo.


Creativo: usa i poffertjes come base per mini-dessert, con una cucchiaiata di crema pasticcera o gelato.


Bevande: perfetti con tè alla menta, caffè espresso o, per i più audaci, un bicchierino di jenever per un contrasto dolce-salato.


Curiosità

La poffertjespan tradizionale è un oggetto di culto in Olanda, spesso tramandato in famiglia. Quelle in ghisa danno i migliori risultati, ma richiedono pratica per regolare la temperatura.


Esiste una “regola” non scritta: i poffertjes si mangiano con le mani o una forchetta di legno, mai con coltello, per non rovinare la loro delicatezza.


Nei Paesi Bassi, i poffertjes sono un’attrazione turistica: i chioschi spesso preparano l’impasto davanti ai clienti, cuocendo centinaia di frittelle al minuto.


In Indonesia, la variante kue cubit è più piccola e spesso cotta con topping colorati, un’eredità coloniale olandese.


Se vuoi una ricetta dettagliata (magari senza glutine o con dosi precise), consigli su come cuocerli senza padella speciale, idee per topping italiani (es. con crema di pistacchio), o dove trovare poffertjes autentici, fammi sapere!

 l'informazione proviene da "Grok, creato da xAI".


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